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IL fumetto

Il fumetto è un linguaggio costituito da più codici, tra i quali si distinguono principalmente il testo (di cui sono esempio i cosiddetti "fumetti", da cui il nome del linguaggio nel suo complesso, o le didascalie) e l'immagine (per mezzo di illustrazioni, colori, prospettiva, montaggio), che insieme generano la temporalità (armonia, ritmo, narrazione). Un testo pubblicato secondo tali modalità è detto fumetto o albo a fumetti


Quando nasce?Da chi è stato inventato il fumetto moderno?

Comunemente si è soliti far risalire la nascita del fumetto al personaggio di Yellow Kid creato dal disegnatore statunitense Richard Felton Outcault e pubblicato a partire dal 1895 sul supplemento domenicale del New York World. Tuttavia già prima della comparsa del personaggio erano apparsi, su numerose riviste di varie nazionalità, altri racconti che avevano molte, o tutte, le caratteristiche tipiche del linguaggio fumettistico. Richard Outcault inizierà la sua collaborazione col New York World nel 1884 per volontà del proprietario Joseph Pulitzer che intendeva dare nuova linfa al supplemento domenicale a colori del giornale. Il supplemento fece la sua comparsa il 4 aprile 1883 e inizialmente proponeva riproduzioni dei capolavori dell'arte. L'iniziativa non riscosse il successo sperato e Pulitzer ingaggiò Outcault per affidargli in un primo momento una serie di illustrazioni a carattere naturalistico. Anche questo nuovo corso non trovò il sostegno dei lettori così, il 5 maggio 1885[21], inizierà la pubblicazione della serie Hogan's Alley ambientata in un ghetto di periferia popolato da strani personaggi che vivono ai margini della società. Fra questi fa la sua apparizione un bambino calvo, con delle enormi orecchie, due soli denti e vestito con un lungo camicione inizialmente blu poi giallo. In un primo momento il bambino è solo un personaggio marginale, ma ben presto, a cominciare dalla vignetta del 5 gennaio 1896, diventerà un po' alla volta il protagonista incontrastato della serie. In questi primi mesi di pubblicazione la serie non ha ancora trovato un suo linguaggio definito: in un primo momento i testi appaiono dentro cartelli che fanno la loro comparsa all'interno delle vignette. Il primo balloon fa la sua comparsa il 16 febbraio 1896 (è un pappagallo che esclama «Sic em towser»), mentre Yellow Kid rimarrà muto fino al 15 marzo di quello stesso anno, quando sul suo camicione apparirà la scritta «Artillery». Il Bambino Giallo (il cui "vero" nome è Mickey Dugan come si apprende dalla vignetta pubblicata il 23 agosto 1896) continuerà a parlare attraverso il suo camicione fino al 25 ottobre, quando, per la prima volta, parlerà per mezzo di un balloon. 


 Quali sono le caratteristiche del fumetto?

IL fumetto possiamo considerarlo come il mezzo più efficace di satira facilmente comprensisibile da tutta la popolazione,infatti indipendentemente alla classe sociale,alla ricchezza e all'età tutti almeno una volta nella propria vita ci siamo trovati a leggere un fumetto

A partire dagli  anni '30 del novecento si iniziano a diversificare i generi del fumetto: il western, il fantascientifico, il comico e così via.

Alla fine di questo testo troverai anche il primo esercizio per avviarti alla scrittura del tuo primo fumetto.

La distinzione in generi è stata molto importante per l'evoluzione del graphic novel perché ha permesso a questo tipo di produzione di eludere i confini della letteratura satirica per ragazzi ed entrare nel mondo degli adulti, conquistando una certa autorevolezza anche tra le classi sociali più colte. Questa diffusione continua ancora oggi e non c'è nessuno stile che il fumetto non abbia ormai fatto proprio. Così come avviene per tutte le altre arti, anche per il fumetto ciò che distingue un genere da un altro sono alcune caratteristiche:

  • Le tematiche
  • I personaggi
  • Il linguaggio e lo stile
  • Le illustrazioni

Oggi, nel mondo del fumetto esistono moltissimi generi narrativi e possiamo scegliere in totale libertà in quale mondo immaginario rifugiarci ogni volta che ne abbiamo voglia. Insomma, di qualsiasi storia tu sia amante, nell'ampio universo del graphic novel troverai sicuramente quello che cerchi! Durante questa lettura ti mostreremo una panoramica esaustiva dei generi fumettistici più diffusi!


I FUMETTI WESTERN ,AMERICANI E D'AVVENTURA

Ricorderai, o avrai letto anche solo di sfuggita, i fumetti di Tex Willer (1948): una serie di storie così avvincenti da aver ammaliato, non solo ragazzi, ma anche adulti di tutte le età. Tex Willer, come tutti i fumetti western americani, si distingue perché sviluppa i miti legati all'avventuroso mondo del Far West:

  • Il viaggio, la ricerca dell'oro, la conquista di nuove terre 
  • Azioni cruente e battaglie con gli indiani
  • Il desiderio di giustizia del protagonista o di altri personaggi
  • Linguaggio descrittivo, soprattutto nella voce fuori campo

Temerari cavalieri, pericolosi banditi e impavidi sceriffi sono i protagonisti di questo genere letterario che spopola fin dagli anni '30 del secolo scorso. Le illustrazioni sono spesso ricche di paesaggi e perlopiù raffiguranti spazi esterni, come le assolate terre di conquista del nord-America.

I western fanno parte di una categoria più ampia: quella dei fumetti di avventura. Solitamente, i protagonisti di questo genere letterario sono persone comuni che si trovano improvvisamente coinvolte in esperienze eccezionali, spesso inverosimili, o impegnate a portare a termine un'ardua missione con l'aiuto di un fedele compagno di viaggio. Alcuni dei fumetti di avventura più illustri sono Conan il Barbaro (1932), Corto Maltese (1967), Indiana Jones (1981).


RACCONTI GIALLI, POLIZIESCHI E NOIR NEI FUMETTI

Questo genere di fumetto è un vero classico per gli amanti del mistero. Ha molte caratteristiche in comune la narrativa d'avventura, come ad esempio le storie piene di peripezie e imprevisti e che contrappongono personaggi buoni e cattivi. I comics appartenenti a questo genere hanno però alcune peculiarità che li rendono unici e davvero accattivanti per il loro pubblico:


  • I protagonisti sono poliziotti, detective o persone comuni chiamate a risolvere un enigma, sempre aiutati da un amico o un collaboratore fedele
  • Il mistero è il filo conduttore di tutte le storie
  • Sono ricchi di elementi emozionanti come: imprevisti, suspense e brivido
  • Il linguaggio è descrittivo
  • Le illustrazioni hanno molti dettagli
  • Spesso le ambientazioni sono notturne

Questi racconti hanno la peculiarità di poter raggiungere tantissime sfumature di stile e si spinge fino alle note più affascinanti del Thriller o del Noir. Ecco una piccola panoramica dei fumetti appartenenti alla categoria: Diabolik (1962), City Hunter (1985), Dylan Dog(1986) che in realtà unisce situazioni horror e noir, Lupin (1967), Detective Conan (1994).


I COMICS E IL GENERE UMORISTICO

Il Comic è il genere fumettistico per antonomasia. I primi fumetti erano nati, infatti, come strumento d'intrattenimento e avevano lo scopo di far ridere la gente. Quello umoristico è sempre stato uno stile apprezzato dai lettori di ogni età e per questo sfruttato anche in combinazione con altri generi letterari. Ti sarà capitato di leggere per esempio graphic novelche raccontano storie di investigatori, ladri, avventurieri che, però, erano incentrate sulla vena comica e parodistica dei protagonisti.

L'aspetto umoristico in questi comics può essere creato in diversi modi:

  • Personaggi comuni ma rappresentati con un aspetto buffo, goffo o caricaturale
  • Situazioni comiche e inverosimili, ma sempre legate alla realtà
  • Linguaggio umoristico, semplice e immediato
  • Azioni divertenti

Alcuni dei più famosi fumetti comici sono: I Peanuts (1950) che ci hanno fatto conoscere Charlie Brown, Snoopy e Piperita Patty. Ma sono diventati icone anche i personaggi Disneydi Topolino (1928), Mafalda (1964), Lupo Alberto (1985) e tantissimi altri!

A volte, lo stile comico dei fumetti è usato come veicolo per sviluppare una morale o un insegnamento. Ciò accade quando il fumetto affronta tematiche sociali o di attualità. Puoi ritrovare questo approccio soprattutto nei fumetti satirici, dove il linguaggio oltre che umoristico è anche molto "irriverente" e che regalano una visione spesso critica del contesto politico, sociale o culturale di un paese o di una collettività.


I FUMETTI DI FANTASCIENZA

I fumetti fantascientifici si basano su una serie di situazioni che possono essere definite, appunto, "fantastiche", ovvero assolutamente immaginarie. Le loro caratteristiche sono ben definite:

  • La temporalità: spesso sono ambientati in un futuro molto lontano
  • Le ambientazioni: galassie, navicelle spaziali, pianeti lontani o paesaggi inverosimili
  • protagonisti sono eroi spaziali,alieni e creature mostruose
  • Il sovrannaturale: appaiono mostri o extraterrestri
  • I temi principali sono: guerre galattiche, fine del mondo ed eterno scontro tra bene e male
  • Il linguaggio fa spesso riferimento a nozioni di scienza

I fumetti di fantascienza più apprezzati sono sicuramente quelli americani e quelli giapponesi, che spopolano negli anni '90 e 2000 proprio grazie a queste tematiche. Alcuni dei graphic novel di fantascienza più conosciuti sono Atomic Age (1945), Capitan Harlock (1977), Hammer (1995), Neon Genesis Evangelion (1995).


I SUPEREROI DEI FUMETTI MARVEL E DC COMICS


Tutti hanno un eroe! Ed è proprio su questo si basa il successo di questo tipo di narrativa.

Questi graphic novel fanno parte del genere fantascientifico ma, per l'importanza che hanno avuto per i lettori di ogni età, deve essere catalogata in un capitolo a parte. Abbiamo già visto, leggendo la storia sulle origini del fumetto, come i racconti sui supereroi iniziano a invadere, letteralmente, l'America e l'Europa dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, forse anche per i desideri di evasione e riscatto delle persone comuni.

Ecco alcune delle più importanti caratteristiche dei supereroi dei fumetti:

  • Personaggi spesso disegnati come persone comuni ma dotati di poteri straordinari
  • La scienza e la matematica sono quasi sempre presenti
  • Ambientazioni reali
  • Temporalità: a volte sono collocati nel futuro ma, ancora più spesso, evocano il presente
  • Tematiche legate alla guerra e allo scontro tra bene e male, al desiderio di vendettadel cattivo e quello di giustizia dell'eroe

Le case produttrici americane Marvel e DC Comics sono le madri dei più famosi fumetti di supereroi: Batman (1940), Capitain America (1941), I Fantastici 4 (1961), Hulk (1962), Spiderman (1963), X-Man (1963). Anche tra i Manga possiamo trovare tanti esempi come: Ken Il Guerriero (1983), I Cavalieri dello Zodiaco (1985).


 Ci sono testimonianze di fumetto nella storia?

Per qualcuno la storia del fumetto risalirebbe sino alla preistoria, e specificamente alle pitture rupestri, che per prime mescolavano immagini per significare resoconti di caccia, vita quotidiana o determinate idee o desideri

Nella necropoli di Saqqara compare la cappella funeraria dedicata all'architetto Ankhmahor, dove le raffigurazioni sono inframmezate da iscrizioni che, oltre a descrivere i soggetti raffigurati, riportano anche i dialoghi fra questi ultimi.[3]

Nell'antichità classica le decorazioni dei bottegai dell'Impero Romano rappresentavano la merce accostandovi frasi di invito, mentre la Colonna Traiana (113 d.C.) narra con un ritmo spirale le fasi della conquista della Tracia. Similmente l'Arazzo di Bayeux ritrae con una tecnica vicina al moderno fumetto la storia della conquista normanna dell'Inghilterra.[4]

Tipica del periodo medioevale è l'illustrazione con funzione religiosa: le scene sequenziali della vita di Gesù e del calvario, le Bibbie dei poveri (libretti di poche pagine dove a immagini della storia sacra erano abbinate a versetti biblici o didascalie in latino), le vetrate illustrate delle cattedrali gotiche e le rappresentazioni di santi e angeli dalla cui bocca escono parole in forma di nastri.

È chiaro che discorsi di questo genere sono difficilmente risolvibili, soprattutto perché, nella sua storia, l'uomo ha continuamente usato le immagini per significare determinati concetti o esplicare una qualche narrazione. Persino le prime lingue, come è possibile immaginare, erano esemplate sopra vere e proprie immagini disegnate, come i geroglifici o in generale i pittogrammi. Questo perché l'immagine, contrariamente alla parola scritta mediante un alfabeto, conserva in sé un immediato carattere di iconicità, che permette dunque al fruitore di comprendere discorsi semplici nell'immediato, senza bisogno di un linguaggio complesso , anche se diventa oscuro quando non praticamente inutile in un numero veramente ampio di casi . Definire il fumetto come "l'arte più antica "pare quindi essere un'azione non lecita, semplicemente perché anacronistica. Il fumetto come è oggi inteso, nonostante abbia così vicini parenti, non può essere nato prima del XIX secolo.

                                           



I GESTI

I gesti e i dialoghi sono il modo di esprimersi dei personaggi :

                                                I SEGNI  

I disegnatori utilizzano un codice di segni schematici per esprimere la gestualità facciale dell'uomo  iconico e verbale seguendo una linea narrativa. Questo linguaggio riproduce due aspetti fondamentali della comunicazione umana:
  • Emissione orale > codice verbale > testo;
  • Percezione visiva della situazione comunicativa > codice iconico > immagine;

Essendo il fumetto un linguaggio fatto di segni visivi e grafici, non si può non considerare la semiotica, disciplina che studia i segni:  come il parlante produce i segni e come l'ascoltatore li riceve e li decodifica.


BALLOON

Contorno unito serve per esprimere la voce del personaggi.        contorno tratteggiato serve per dare l'idea gli una parola o una frase sussurrata. 

FORMA 

Il balloon semplice è costituito da un corpo di forma tondeggiante o rettangolare, nel quale sono inseriti testi, più raramente immagini, e dalla pipetta, il segno che dal corpo va ad indicare la bocca dei personaggi, o più genericamente la fonte sonora. Forma e contorno del balloon possono essere utilizzati per dare indicazioni di tono e volume. I contorni tratteggiati possono indicare un sussurro, quelli "spezzati" un grido, o la provenienza del suono da un apparecchio. Oltre a queste variazioni base, ogni modifica consapevole della forma semplice può essere usata come espediente grafico, al fine di caratterizzare visivamente il suono contenuto nel balloon. Più balloon proferiti dalla stessa fonte sonora possono essere collegati tra loro (legati), per scandire il ritmo del dialogo, ed evitare un uso eccessivo delle pipette. È convenzione per esprimere un pensiero, utilizzare una nuvoletta dai contorni chiusi dove la pipetta è sostituita da una serie di ellissi che vanno rimpicciolendosi man mano che si avvicinano alla testa del personaggio stesso.

IMPIEGO 

Sebbene in modo poco appariscente, il balloon contribuisce in modo determinante alla forza comunicativa e alla comprensione di un'opera a fumetti. Il letterista o calligrafo si occupa professionalmente di questo campo specifico.

Si possono distinguere:

  • balloon di dialogo (speech balloon), destinati ad ospitare i dialoghi dei personaggi, a cui sono collegati mediante frecce dette pipe (pointers)[1];
  • balloon di pensiero, che riportano i pensieri dei personaggi, a cui sono collegati mediante bollicine[1];
  • splash balloon, dal contorno frastagliato, utilizzato per le frasi "urlate"[1].
  • balloon di sussurro, dal contorno tratteggiato, utilizzato per le frasi sussurrate.

Il movimento: le linee cinetiche 

 I disegni di un fumetto, come ogni rappresentazione grafica, sono statici, ma gli avvenimenti che vi si narrano a volte sono in movimento se non, addirittura, frenetici. L'effetto del movimento è ottenuto inserendo nel disegno linee continue o tratteggiate che accompagnano l'immaginaria traiettoria di persone od oggetti. In tal modo il disegno ci restituisce almeno in parte l'illusione del movimento.Si osservino le due immagini sotto. La prima, pure esprimendo un movimento, è statica, ma basta aggiungere le linee cinetiche per restituirle l'illusione del movimento e rendere l'azione più comprensibile.

 A volte l'"effetto cinetico" è dato dal dissolvimento della figura o dalla ripetizione di elementi in movimento.

La sintassi del fumetto

L'inquadratura è uno degli elementi che formano la vignetta. Il dinamismo della della vicenda e l'importanza che riveste nel racconto sono dati dal tipo di inquadratura utilizzati.                         Il campo lunghissimo è quando l'inquadratura è la più ampia possibile. Si porta di campo lungo quando l'ambiente è ampio, ma è concentrato su un azione.                                                              Si parla campo medio quando i personaggi sono perfettamente distinguibili.                                  Si parla di campo totale quindi i personaggi sono posti in un piccolo ambiente.

Il piano intenso è quando il personaggio si vede per intero .    Il piano americano è quando il personaggio si vede dalle ginocchie in su .                                                                              Il piano medio è quando il personaggio si vede dalla vita in su.                                                                                                    Il primo piano è quando il personaggio si vede dalle spalle in su.                                                                                                    Nel primissimo piano si vede solo il viso .                                  Il dettaglio è quando si vede solo un particolare.

           FORMATO

Il formato è il numero di vignette a seconda dell'ampiezza della superficie  utilizzato a seconda dello stile del disegnatore. 

MONTAGGIO 

Il punteggio verrà messo in evidenza il valore di sinergia creativa che il montatore deve stabilire con il regista per la buona riuscita del progetto.Partendo dallo spazio del montaggio e dal ruolo fondamentale del montatore nella costruzione di un film, verrà esaminato il punto centrale di questo laboratorio: Il montaggio come tecnica cinematografica per produrre emozioni.

Comunemente al montaggio si attribuisce una funzione puramente ritmica nell'elaborazione di un film, ed è indubbio che questa sia una delle sue prerogative, ma non è l'unica. Il montaggio ha come compito principale quello di produrre uno scarto emotivo nello spettatore.

Ripercorrendo una breve panoramica storica del montaggio ne esamineremo tecniche e tecnologie. Seguendo il passaggio, tutt'ora in atto, che dalla pellicola porterà definitivamente ai nuovi formati digitali - attraverso l'analisi di alcune sequenze di film scelti - e sottolinenando la ormai connaturata capacità del cinema di assimilare altri media (in particolare il fumetto, la Graphic Novel), sarà possibile comprendere quanto sia importante per il montaggio stabilire un legame emozionale con il pubblico.

LA SCRITTURA DEL FUMETTO

Il fumetto è una forma d'arte che unisce le regole della scrittura a quelle del disegno e le impiega per numerosi scopi: narrare, divertire, spaventare, inventare, commuovere...dando vita a diversi generi di fumetto (horror, comico, giallo, rosa).

La parola fumetto è dovuta alla particolare tecnica con la quale vengono scritte le parole dette dai personaggi, racchiuse quasi sempre in palloncini fumosi che spuntano dalla loro bocca.

Negli USA e nei paesi anglofoni i fumetti sono indicati come comics, in Giappone vengono chiamati manga ("immagini divertenti"), in Francia sono chiamati bandes dessinées ("strisce disegnate").

Se vogliamo cercare una data di nascita del fumetto possiamo allontanarci fino al 1896 quando Richard Felton Outcault pubblica per la prima volta il suo Yellow Kid sul "New York American".
Yellow Kid, come quasi tutti i fumetti delle origini, appartiene al genere comico.

La vignetta è il cuore del fumetto e rappresenta l'equivalente delle inquadrature di un film.

Quante vignette ci sono in un fumetto? Non esiste una regola fissa.

Si può narrare una storia con così tante vignette da riempire più pagine formando piccolippure raccontare una storia su una sola pagina creando una tavolae ancora raccontare tutto su una sola striscia  

La comprensione del significato di una vignetta parte dall'osservazione del suo aspetto grafico. In primo luogo si deve osservare la linea del contorno, perché essa indica le anacronie (i passaggi di tempo) della narrazione.

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